Prati Stabili del Friuli Venezia Giulia
un tesoro di biodiversità
da conoscere e proteggere

Prati Stabili del Friuli Venezia Giulia
un tesoro di biodiversità
da conoscere e proteggere

©Stefano Fabian
©Stefano Fabian

L'importanza dei prati stabili

Un tempo i prati rappresentavano un elemento comune del paesaggio rurale di pianura. La maggior parte del foraggio era fornito dai prati, la fienagione costituiva un’importante attività stagionale e le rondini la inseguivano, utilizzando i prati per la caccia e le stalle per la nidificazione.

Il passaggio all’allevamento intensivo e lo sviluppo di altri settori agricoli hanno ridotto le superfici prative, in particolar modo quelle permanenti, cioè mai dissodate per ospitare altre colture.

In Friuli Venezia Giulia, storica terra di confine, questi ambienti si sono ridotti ma non sono scomparsi, mantenendosi nelle realtà zootecniche e casearie più legate alla tradizione o nei territori interessati dai demani militari.

Dal punto di vista naturalistico i prati stabili rappresentano un ambiente ad alta biodiversità; se di piccola estensione essa è legata soprattutto alla flora e agli insetti, mentre se di grande estensione a questa ricchezza partecipano anche altre comunità faunistiche. Nel caso friulano l’elevata diversità floristica è dovuta anche alla posizione geografica che ha favorito la presenza di specie alpine, mediterranee ed orientali.

I prati stabili costituiscono una risorsa foraggera ed è proprio grazie allo sfalcio e all’asporto del foraggio che si mantengono; l’abbandono comporta l’ingresso delle vegetazioni legnose fino alla loro completa scomparsa. Dato che offrono il naturale alimento agli erbivori, l’allevamento degli animali domestici è una partica essenziale per garantire l’utilizzo dei prati e, quindi, la loro conservazione.

L’importanza zootecnica delle comunità prative non si ferma all’alimentazione degli animali; i prodotti che ne derivano (latte, formaggi, carne, …) conservano nel colore, nei profumi e nei sapori le tracce di questa superiore diversità floristica.

In tempi recenti la trasformazione del paesaggio ha visto la riduzione dei queste superfici così come quella di siepi e boschette. Ai prati stabili oggi vengono associate le funzioni che anche altri ambienti seminaturali svolgevano in passato nella conservazione degli impollinatori selvatici, nella capacità di sequestrare il carbonio e nel costituire un elemento di interesse paesaggistico.

Nati a scopo foraggero oggi i prati stabili svolgono importanti servizi ecosistemici, motivo per cui la Regione Friuli Venezia Giulia li riconosce e tutela.